Vini delle feste: cinque etichette tecniche e versatili per la ristorazione di dicembre
- Wine Terroir Importazione
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Una selezione di cinque vini delle feste pensata per ristoranti ed enoteche: Champagne, Borgogna, Barolo e un Blanc de Blancs dealcolato.
Dicembre è il mese con il picco di consumo annuale per molte categorie. Nei ristoranti e nelle enoteche aumenta la domanda di vini identificabili, capaci di sostenere menu più ricchi e un numero maggiore di coperti.
Per questo proponiamo una selezione di vini delle feste, cinque referenze tecniche e trasversali che rispondono alle esigenze della stagione: riconoscibilità territoriale, equilibrio, versatilità a tavola e disponibilità adeguata.
Champagne Yann Alexandre – Brut Noir NV
Assemblaggio basato su 45% Meunier, 40% Chardonnay e 15% Pinot Noir provenienti da Petite Montagne de Reims, Massif de Saint-Thierry e Vitryat. Il vino combina base 2020 con circa il 40% di vin de réserve con un’età media di 4–5 anni.
Fermentazione in acciaio, malolattica svolta e dosaggio di 6 g/l configurano un profilo immediato ma con profondità, particolarmente utile per aperitivi, brunch natalizi, cene aziendali e percorsi degustazione.
Vincent Bachelet – Saint-Aubin 1er Cru En Remilly 2022
En Remilly è uno dei climat più vocati del settore, situato sulla combe di Saint-Aubin, con esposizione sud/sud-ovest e vista diretta sul versante opposto del Grand Cru Le Montrachet. La fermentazione in cemento e l’affinamento di 10 mesi in barrique (20% nuove) mantengono il profilo lineare del cru, con una struttura che regge bene piatti complessi come capesante, astice, volatili e fondi ricchi.
La disponibilità è limitata, caratteristica rilevante per carte dei vini che cercano etichette mirate per il periodo delle feste.
Domaine Trapet-Rochelandet – Gevrey-Chambertin Vieilles Vignes 2022
La cuvée nasce da quattro lieux-dits situati immediatamente sotto la D974: Les Creux Brouillard, La Croix des Champs, Les Reniards e La Justice, con altitudini comprese tra 260 e 275 metri. Le vigne, con età media di 40 anni, offrono profili maturi e costanti anche nelle annate più calde.
La vinificazione prevede 50% di frutto diraspato, fermentazione per il 90% in acciaio e un 10% in barrique di due passaggi, soluzione che preserva volume senza introdurre interferenze aromatiche. È un Pinot Noir adatto ai menu di carne tipici del periodo: cappone, anatra, cotechino, arrosti di vitello.
Rizieri – Barolo 2015
Prodotto a La Morra, da un singolo appezzamento a 300 metri di altitudine con vigne del 1983, 2000 e 2009. I suoli argillosi con sezioni calcaree e vene sabbiose contribuiscono a un equilibrio tra struttura e distensione aromatica.
Macerazione tradizionale di 24 giorni e affinamento di 24 mesi in botti da 25 hl di Slavonia e Francia. Il millesimo 2015 è perfettamente integrato e rappresenta una soluzione strategica per ristoranti che cercano Barolo pronto al servizio per menu di fine anno.
Extra per chi non consuma alcol: Bolle Drinks - Blanc de Blancs NV Dealcolato
La crescente domanda di alternative no-alcohol richiede referenze tecniche e coerenti con il linguaggio del vino. Questo Blanc de Blancs combina Chardonnay da La Mancha (per corpo e volume) e Sylvaner da Franken (per acidità e struttura), fermenta in acciaio e viene dealcolato tramite distillazione sottovuoto a doppia colonna a bassa temperatura.
La seconda fermentazione (unico dealcolato al mondo ad utilizzare questa tecnica) avviene con lieviti non-Saccharomyces che non producono alcol. Il risultato è un vino con <0,5% ABV, 15 kcal per 100 ml e 2,7 g/L di zuccheri naturali non aggiunti: un’opzione funzionale in abbinamento a fritti, crudité e piatti vegetali delle festività.
Perché questi “vini delle feste” funzionano in ambito professionale
Queste cinque referenze sono coerenti con le esigenze stagionali del canale professionale. La selezione unisce regioni ad alta riconoscibilità, annate pronte e metodi produttivi che garantiscono costanza qualitativa. I vini delle feste devono essere versatili, facilmente inseribili in menu speciali e con disponibilità adeguata alla domanda di dicembre.
Inoltre, la presenza di un’opzione dealcolata consente di coprire un segmento in forte crescita, spesso sottovalutato ma strategico per le carte moderne. La combinazione di Champagne, Borgogna, Barolo, bianchi strutturati e alternative zero-alcol permette di costruire proposte complete, con margini differenziati e alta spendibilità.
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