L'annata 2021 in Borgogna a Chablis è stata una delle più difficili degli ultimi anni, con perdite in vigna consistenti a causa del clima rigido e delle gelate primaverili. A livello qualitativo la vendemmia è stata comunque molto buona.
In queste settimane di autunno 2022, cominciamo a vedere le prime bottiglie dell'annata 2021 di Borgogna uscire dalle cantine. I tempi sono corretti e i consumatori chiedono di poter bere Borgogna e Chablis, e i produttori rispondono con le loro ultime etichette.
Sembra ieri, tuttavia, quando narravamo delle gelate in vigna che a inizio aprile stavano duramente colpendo tutti i territori di Borgogna (qui il fotoreportage di un anno e mezzo fa). L'annata era infatti partita molto precoce, con il cosiddetto "pianto della vigna" (risveglio del ciclo vitale) già a metà marzo. Una condizione che ha esasperato i danni del duro cambio di rotta climatica di fine mese e inizio aprile.
Le perdite di gemme in pianta (e quindi di frutto potenziale) a causa delle gelate primaverili in vigna hanno toccato in certe zone, come Chablis e tutto l'Auxorreois, anche l'80-90% della produzione.
Ma andiamo a vedere meglio l'andamento di tutta l'annata 2021.
Annata 2021 a Chablis, andamento climatico e vendemmia
L'inizio dell'annata, come notato anche dal Consorzio, è stato molto difficile. Durante il weekend pasquale, a fine marzo, l'ondata di calore ha toccato valori estivi forzando il risveglio vegetativo delle piante. Tuttavia il 6 aprile si è manifestata una gelida corrente polare, arrivata da nord, che ha portato le temperature a scendere fino a -6°C nelle vallate di Chablis. Il danno era inevitabile, e le uniche soluzioni erano palliativi.
L'annata 2021 è poi continuata fresca fino a inizio maggio, con l'ovvia difficoltà delle piante a riprendere il ciclo vegetativo dopo lo shock di aprile. L'aiuto climatico è arrivato poi a giugno, portando finalmente il calore necessario a riportare le piante in linea con il ciclo vegetativo e favorendo la fase di fioritura.
Le gemme, danneggiate e decimate, hanno quindi dato vita a pochi germogli e fiori, richiedendo comunque un lavoro extra in vigna per curarle e portarle avanti.
Piogge a luglio hanno permesso lo sviluppo verde delle piante, fondamentale per favorire successivamente la corretta maturazione dei grappoli e l'accumulo degli zuccheri.
La fase di maturazione finale, iniziata tra fine agosto e inizio settembre, è proceduta lenta ma al riparo da malattie e umidità.
La vendemmia 2021 a Chablis, iniziata nella seconda metà di settembre, si è rivelata molto complessa a livello gestionale: grandi differenze di maturazione da vallata a vallata e da appezzamento ad appezzamento, diversi gradi di perdita in vigna per esposizioni e appezzamenti, etc. Precisione in vigna e in cantina si son rivelati fondamentali.
Annata 2021 a Chablis, cool vintage dallo stile classico
Dall'analisi dell'andamento dell'annata e dei fattori che hanno inciso sul clima lungo i diversi mesi dell'anno, emerge chiaramente come l'annata 2021 a Chablis sia da classificare come fresca, una "cool vintage".
Se questo, assieme alle perdite in vigna di inizio primavera, ha imposto un duro pegno sulle rese e sulle quantità di frutto prodotto dalle piante, è anche vero che si è trattato di un'annata dal profilo classico per Chablis: annata fresca significa infatti anche tensione acida, e profili aromatici bilanciati e sapidi.
Chablis 2021, arriva la nuova annata di Sébastien Christophe
A marzo abbiamo avuto la possibilità di assaggiare le prove di vasca degli Chablis 2021 di Sébastien Christophe, che importiamo e distribuiamo in esclusiva per l'Italia: la tensione minerale, unita alla fortissima acidità e il profilo organolettico citrico e sapido erano già evidenti.
A distanza di alcuni mesi, sta ora uscendo sul mercato l'annata 2021 del Chablis Vieilles Vignes di Sébastien Christophe, da un piccolo appezzamento del 1959. La resilienza delle vecchie vigne ha aiutato molto a mantenere costanza qualitativa, anche se la produzione è diminuita molto. L'utilizzo del legno, sempre in parte percentuale e usato per il Vieilles Vignes, dona a questo vino dei livelli di struttura superiori e lo rende pronto ad accostamenti enogastronomici anche forti.
La tensione acida, presente lungo tutta l'arcata del sorso, danza con una struttura che si allarga a centro bocca per favorire l'esplosione dei tratti organolettici più complessi di questo vino: note di ginestra che si aprono a tocchi speziati, una vena profondamente citrica che lascia il posto a fondo bocca a sensazioni più mature e agrumi caramellati, con ricordi di zafferano in fase retrolfattiva.
Lo Chablis Vieilles Vignes 2021 di Sébastien Christophe è disponibile da metà ottobre presso i canali di distribuzione ufficiali di Wine Terroir Import: mandaci una mail o contatta il tuo referente di zona per ordini e prenotazioni!
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