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Foto-Reportage in vigna: gelate di primavera in Francia, le testimonianze dei produttori

In tutta la Francia le cosiddette "gelate di primavera" stanno mettendo a dura prova i nervi dei vignaioli, impegnati a proteggere le proprio vigne


L'annata 2021 sembra partire con un po' di sorprese, eventi meteorologici che in molte zone della Francia stanno mietendo vittime: le gelate di primavera.

Da qualche settimana era infatti chiaro che l'annata stava partendo in anticipo, con un'ondata di calore a Marzo che aveva risvegliato le piante (il momento del cosiddetto "pianto della vite"). Tuttavia, a inizio Aprile, la paura era molta: un timore che in questi giorni si è rivelato fondato, con ondate di gelo che sferzano tutte le zone della Francia.

Le gelate primaverili sono un evento che preoccupa ogni anno i vignaioli e gli agronomi e che negli ultimi anni è aumentato di frequenza (per esempio, a Chablis), anche a causa del fenomeno del riscaldamento globale. Succede quando le piante, nella fattispecie le "gemme", cominciano il loro ciclo vegetativo e sono estremamente fragili e suscettibili di danni. Queste gemme sono quelle che porteranno a compimento la nascita e la maturazione dei frutti, e un loro danneggiamento porterà a un raccolto ridotto in quantità da tale pianta.


Vari sono i sistemi che vengono utilizzati in situazioni di questo tipo: macchine del vento e turbine di calore (a funzionamento elettrico), fuochi e impianti di riscaldamento (perlopiù a base di fuoco, appunto) e impianti ad acqua per inumidire le piante e portarle a congelamento (invece che a gelo).

La pratica più comune, in Francia e nel mondo, resta comunque quella dei fuochi notturni posizionati in mezzo alle vigne.

Alcuni dei produttori della Selezione Wine Terroir sono stati colpiti da queste situazioni di gelo, e tutti stanno lavorando intensamente per limitare i danni. Di seguito alcune testimonianze fotografiche della situazione in varie zone della Francia.


Gelate di primavera in Borgogna: non solo a Chablis, ma anche in Côte d'Or

Gli effetti dell'ondata di gelo in Borgogna si sono visti molto chiaramente nella zona più a nord a Chablis, tuttavia non sono state risparmiate neanche le zone della Côte d'Or.

In Chablis, le vigne di Domaine Christophe et Fils sono state velocemente di fuochi, per evitare il peggio: la situazione, al momento, pare sotto controllo.

Le vigne di Chardonnay nella zona destra di Chablis, Domaine Christophe et Fils
Le vigne di Chardonnay nella zona destra di Chablis - Domaine Christophe et Fils

Scendendo più a sud, in Côte de Nuits, anche la zona di Gevrey-Chambertin ha visto negli scorsi giorni temperature molto rischiose. Laurent Trapet, vignaiolo del Domaine Trapet-Rochelandet, ha monitorato costantemente i valori delle temperature dei diversi Lieu Dit grazie alle varie stazioni meteorologiche.

Valori delle temperature in diversi Lieu-dit di Gevrey-Chambertin, foto di Domaine Trapet-Rochelandeet
Valori delle temperature in diversi Lieu-dit di Gevrey-Chambertin - foto di Domaine Trapet-Rochelandeet

Di seguito il risultato di una delle recenti notti di gelo su un nuovo impianto di Domaine Trapet-Rochelandet.

Nuovo impianto a Gevrey-Chambertin, effetto del gelo, Domaine Trapet-Rochelandet
Nuovo impianto a Gevrey-Chambertin, effetto del gelo - Domaine Trapet-Rochelandet

Anche in Côte de Beaune, nella zona di Chassagne-Montrachet dove ha sede il Domaine Vincent Bachelet, le temperature sono scese in modo significativo, rendendo necessario l'accensione di fuochi lungo i filari.

Vista dalla sede del Domaine Vincent Bachelet sulle vigne con i fuochi nella zona di Chassagne-Montrachet
Vista dalla sede del Domaine Vincent Bachelet sulle vigne con i fuochi nella zona di Chassagne-Montrachet

Gelate di primavera in Champagne: alcune zone più colpite di altre

Anche in Champagne, zona ancora più a nord, gli effetti del freddo si sono fatti sentire. A Epernay, nelle vigne della Maison Patrick Boivin, le temperature sono crollate drasticamente: in data 7 aprile, ancora in tarda mattinata e con tempo soleggiato, il termometro segnava -3 gradi centrigradi.

Più tranquilli invece nelle zone più esterne della Vallée de la Marne : a Jonquery, dove ha sede la Maison Huiban (con le sue linee di Champagne Auguste Huiban e Champagne Paul Augustine), non si sono registrati particolari problemi di gelo in vigna.


Gelate di primavera in Savoia: freddo ma sotto controllo

Ai piedi del Monte Bianco, nella zona di Savoia (sud della Francia), le temperature sono crollate velocemente. Le testimonianze fotografiche di Domaine Jean Vullien et Fils ci mostrano i lunghi filari disseminati di fuochi, con veri e propri falò lungo il perimetro degli appezzamenti.



Immagini suggestive, a tratti "sorprendenti", che ci ricordano tuttavia un fatto inconfutabile: il vino nasce sempre prima di tutto in vigna e la natura non si può controllare, ma ci si può solo adeguare di volta in volta.


- Seguiranno, in caso, aggiornamenti.

 

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